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I pazienti con colesterolo LDL compreso tra 70 e 100 mg/dL e che assumono statine presentano un ridotto rischio di eventi avversi cardiaci maggiori


L’ESC ( European Society of Cardiology ) raccomanda che il trattamento con statine a lungo termine nei pazienti con malattia coronarica deve avere come obiettivo livelli di colesterolo LDL inferiori a 70 mg/dL.
Uno studio ha invece dimostrato che il livello ottimale è in realtà compreso tra 70 e 100 mg/dl.

Uno studio basato sulla popolazione che ha interessato oltre 31.000 adulti in Israele che stavano assumendo le statine e che presentavano cardiopatia ischemica stabile non ha mostrato differenze significative negli eventi avversi cardiaci maggiori ( MACE ) tra coloro che avevano livelli di colesterolo LDL compresi tra 70 e 100 mg/dL dopo 1 anno di trattamento e quelli con colesterolo LDL inferiore a 70 mg/dL.

E’ stato riscontrato un rischio significativamente più basso di MACE nei pazienti con colesterolo LDL da 70 a 100 mg/dL, rispetto a quelli con livelli di colesterolo LDL da 100 a 130 mg/dl ( P inferiore a 0.001 ).

In questo studio, i ricercatori hanno cercato di esaminare se la strategia del basso-è-meglio sia davvero vantaggiosa nel mondo reale.

Sono state prese in esame le cartelle cliniche dal 2009 fino al 2013 di 31.619 pazienti arruolati nei Clalit Health Services che avevano un’età compresa tra 30 e 84 anni ( età media 67.3 anni; 73% uomini ) e che avevano un’aderenza al trattamento con statine dell’80%, confermata su base prescrittiva.

Il colesterolo LDL indice è stato definito come la prima misurazione sierica dopo almeno 1 anno di trattamento con statine.
I pazienti sono stati suddivisi in gruppi in base ai livelli di colesterolo LDL: bassi ( inferiori a 70.0 mg/dL; n= 9.086 ), medi ( compresi tra 70.01 e 100.0 mg/dL; n=16.782 ), o alti ( compresi tra 100.1 e 130.0 mg/dL; n=5751 ).

L’endpoint primario era rappresentato dai MACE, un composito di infarto miocardico acuto, angina instabile, angioplastica o bypass, ictus, o mortalità per qualsiasi causa.

Con un follow-up medio di 1.6 anni, 9.035 pazienti hanno presentato un MACE di 6.7 per 1000 persone/anno.

Il gruppo con livelli medi di colesterolo LDL ha presentato significativamente meno MACE ( 27.4% ) sia verso il gruppo bassi livelli di colesterolo LDL ( 29.5% ) sia verso il gruppo alti livelli di colesterolo LDL ( 30.6%; entrambi i confronti P inferiore a 0.001 ).

L'hazard ratio ( HR ) per i MACE è risultato non-significativo [ 1.02 per il gruppo bassi livelli di colesterolo LDL versus medi ( IC 95%, 0.97-1.07, P=0.54 ) ].
Tuttavia, l'hazard ratio aggiustato era significativamente più basso nel gruppo livelli medi versus gruppo alti livelli di colesterolo LDL, e pari a 0.89 ( IC 95%, 0.84-0.94 ).

In una ulteriore analisi, i ricercatori hanno ampliato il campione considerando 54.884 pazienti, che avevano una aderenza al trattamento maggiore del 50%.
In questa coorte, il gruppo bassi livelli di colesterolo LDL ha presentato un più alto rischio di MACE rispetto al gruppo medio ( HR=1.06, IC 95%, 1.02-1.10 ), mentre il gruppo medio aveva un rischio inferiore rispetto al gruppo alti livelli di colesterolo LDL ( HR=0.87, IC 95%: 0.84-0.91, entrambi i confronti P=0.001 ). ( Xagena2016 )

Fonte: JAMA Internal Medicine, 2016

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