Nei bambini l’incidenza della sindrome metabolica è in continua crescita.
La ridotta attività fisica rappresenta probabilmente un importante fattore eziologico.
Lo studio, coordinato da un gruppo di Ricercatori dell’Institute of Public Health della Cambridge University, aveva come obiettivo quello di esaminare la relazione che intercorre tra la sindrome metabolica e l’attività fisica, e se il fitness fosse in grado di modificare questa relazione.
Allo studio hanno partecipato 589 bambini danesi, di cui 310 ragazze, di età media 9.6 anni, di peso medio di 33.6 kg, ed alti mediamente 1.39 m, scelti casualmente.
L’attività fisica è stata misurata mediante un accelerometro, applicato sul fianco per almeno 3 giorni ( 10 ore o più al giorno ), ed il fitness è stato misurato al test sotto sforzo con cicloergometro.
Sono stati misurati la pressione sanguigna sistolica e diastolica, il grado di adiposità, ed, infine, i livelli plasmatici di insulina, di glucosio, dei trigliceridi e del colesterolo HDL a digiuno.
In tutti i bambini i livelli di glucosio a digiuno sono risultati in un intervallo non-diabetico.
Il rischio metabolico è risultato inversamente correlato all’attività fisica ( p = 0.008 ).
Il potenziale effetto benefico dell’attività fisica può essere superiore nei bambini con più basso fitness cardiorespiratorio. ( Xagena2004 )
Brage S et al, Diabetes Care 2004; 27 : 2141-2148
Endo2004