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Studio OFELY: predittori indipendenti di fratture osteoporotiche nelle donne in postmenopausa


L’obiettivo dello studio è stato quello di identificare i predittori indipendenti delle fratture associate all’osteoporosi nelle donne in postmenopausa. Una coorte di 672 donne, sane, in postmenopausa , d’età media 59,1 anni, sono state seguite per 5,3 +/-1,1 anni.

Nel corso del follow-up i Ricercatori dell’ INSERM ( National Institute for Medical Research ) e della Claude Bernard University di Lione ( Francia ) hanno osservato 81 fratture osteoporotiche, con un’incidenza annuale di 21/1000 donne/anno.

Sono stati individuati 7 predittori indipendenti di fratture osteoporotiche: età uguale o superiore a 65 anni [OR 1,90] , cadute in passato [OR 1,76] , densità minerale ossea ( BMD ) totale dell’anca minore o uguale a 0,736g/cm2 [OR 3,15], forza di presa sinistra inferiore o uguale a 0,60 bar [OR 2,05], storia materna di fratture [OR 1,77], ridotta attività fisica [OR 2,08], storia personale di fratture da fragilità [OR 3,33].

Al contrario, il peso corporeo, la perdita di peso, la perdita in altezza, il fumo, la coordinazione neuromuscolare valutata da 3 test, la terapia di sostituzione ormonale, non sono risultati predittori indipendenti delle fratture da fragilità dopo aggiustamento per tutte le variabili.
Pertanto gli Autori consigliano di includere nella valutazione clinica del rischio di fratture osteoporotiche nelle donne in postmenopausa:  - la qualità della struttura ossea ( precedenti fratture da fragilità );  - lo stile di vita ( attività fisica ); - la funzione muscolare ( la forza di presa ); - le cadute; - l’età. ( Xagena2003 )

Albrand G et al, Bone 2003; 32: 78-85


Endo2003


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